domenica 31 luglio 2011

Paperone e il Ponte sullo stretto di Messina, Topolino n. 1401




Eleborazione grafica del Ponte di Messina



Il ponte più famoso d'Italia (che ancora non c'è) e la storia di quando Paperon de'Paperoni decise di costruirlo 
Questa settimana, sui giornali italiani si è tornato a parlare del ponte sullo stretto di Messina, imponente quanto mitica opera ingegneristica che dopo decenni di discussioni, budget, finanziamenti e polemiche ancora rimane un miraggio lontano usato regolarmente dai leader politici per guadagnare qualche voto in più. La notizia riportava infatti un'ulteriore approvazione del progetto definitivo che oltre al ponte in se per se regolava anche i punti di inizio e d'arrivo con collegamenti ferroviari e autostradali progettati dall'illustre architetto Daniel Libeskind, lo stesso del World Trade Center di New York.

Daniel Libeskind


Insomma come sempre un altra conferma che il ponte si farà e che secondo i calcoli degli esperti sarà inaugurato nel 2018 rompendo tutti i record dei ponti fino ad ora costruiti dall'uomo. Infatti la grandiosa opera per collegare la Calabria con la Sicilia avrà una campata (lo spazio che c'è tra la prima e la seconda torre del ponte sospeso) di ben 3.300 metri, superando per più di 1 km il ponte giapponese Akashi Bridge, detentore del primato fino ad adesso. Inoltre avrà 383 metri d'altezza e 60 metri di larghezza con percorso autostradale e ferroviario. Nonostante i vari dubbi sulla sicurezza e sull'effettiva possibilità di realizzazione gli esperti ingegneri esprimono pareri confortanti e positivi e intanto i primi finanziamenti e le prime messe in opera sono già stanziate ed attive da qualche anno.
Per quanto riguarda il Topo, è interessante ricordare che il nostro caro amico Paperon de'Paperoni aveva già a suo tempo tentato di costruire il ponte sullo stretto, attirato dagli ingenti guadagni che si poteva ricavare dai pedaggi vista l'affluenza numerosa di turisti dall'Italia e da tutta Europa verso l'isola della Sicilia. Nel Topolino numero 1401 dell'Ottobre 1982, infatti appariva per la prima volta dall'idea di Elisa Penna, la sceneggiatura di Giorgio Pezzin e gli strabilianti disegni di Giorgio Cavazzano la fantastica storia sulla costruzione del ponte: Zio Paperone e il ponte di Messina.

Topolino n. 1401
copertina di Marco Rota



Dopo che i cervelloni dello zio tenteranno invano varie soluzioni per costruire un ponte resistente e in grado di collegare le due coste, la soluzione arriverà da un pescatore siciliano che per una "modica" cifra concede i diritti al papero più ricco del mondo. Sfortunatamente anche il rivale Rockerduck, fiutato l'affare, entra in competizione per mettere i bastoni tra le ruote allo zione e soffiargli il primato. Il risultato della disputa ingegneristica sarà inaspettato e il finale a sorpresa! In poche parole un capolavoro della storia delle pagine di Topolino.
In conclusione, questo strabiliante ponte, tra mito e realtà, fantasia e finzione rimane un sogno sempre troppo lontano, che forse mai riusciremo a vedere completato. Almeno se non nelle pagine di Topolino, grazie al formidabile Paperon de'Paperoni (nella copertina di Marco Rota vestito in abiti caratteristici siciliani, circondato da fichi d'india tipici del luogo e sorreggendo un ponte firmato dal suo illustre nome).


Per chi non avesse ancora letto Zio Paperone e il ponte di Messina, presto sarà disponibile sulle pagine del blog Topolino lo sapevi che...? sfogliabile online. Rimanete in contatto!

LEGGI ONLINE LA STORIA

Prima tavola di: Zio Paperone e il Ponte di Messina
Prove tecniche sui modelli in scala. Ingegneri di P.d.P.





4 commenti:

JohnnyY ha detto...

Nel Topolino numero 1401 dell'Ottobre 1972 ...

Ahi ahi ahi!!!
Dalla tastiera è scappato un 7 birichino al posto dell'8!!
Il n. 1401, infatti, è del 3 ottobre 1982!
Grazie per i tuoi interessanti articoli!

Uncle Scrooge ha detto...

Bravissimo Johnny, effettivamente ho fatto un erroruccio, lo correggo subito e grazie molte per i complimenti, a presto.

Anonimo ha detto...

La storia finiva che il ponte veniva abbandonato e portava troppe macchina di turisti sporcando la città e sono tornati alla barchetta :))

Anonimo ha detto...

a me invece sembra che veniva smantellato perche' fatto di corallo...

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