"Il blog di Topolino libretto, un blog di un collezionista per collezionisti e non solo. Appassionati, amici, lettori accaniti o nuovi alle prime armi, siete invitati tutti a dire la vostra sul giornalino più amato dagli italiani."
Sfogliando le prime pagine di questo libretto, subito arriva alla mente del lettore sconsolato una domanda che purtroppo ultimamente è piuttosto ricorrente: ma quando la smetteranno alla redazione di Topolino di affidare nelle mani inesperte di Fausto Brizzi le sceneggiature di storie Disneyane? Ormai abbiamo fin troppe prove che dimostrano l'inadeguatezza e la totale negazione di questo (forse) anche bravo regista ma che di mondo Disney ne sa ben poco!
La storia che apre le danze di questo nuovo numero infatti è una penosa e noiosa (e scopiazzata) sceneggiata che dovrebbe accompagnare l'arrivo della festa degli innamorati del 14 Febbraio e che invece fa piangere i poveri lettori che sono costretti a leggere (chi riesce a arrivare in fondo senza passare oltre) 30 tavole di orrori e pastrocchi eseguiti a "regola d'arte" da Brizzi. I disegni poi, di un certo Nicola Tosolini che storpia e scarabocchia le facce e i corpi di Qui, Quo e Qua facendoli sembrare in alcuni casi dei barbapapà albini con cappellini da baseball sono la ciliegina sulla torta! Tornando alla trama, sottolineo l'aggettivo scopiazzata perché come molti attenti lettori sapranno questa storia ha molte similitudini con un altra che era già stata pubblicata in passato sulle pagine del Topo: parlo certamente di Qui, Quo, Qua e il Tempo delle Mele di Massimo Marconi con i meravigliosi disegni di Massimo De Vita apparsa per la prima volta su Topolino n. 1688 nell'anno 1988. Nulla a che vedere con questo "arrosto" di Brizzi ma sicuramente le similitudini ci sono e la poca originalità del lavoro brizziniano è lampante fin dai primi inizi! Un flop totale quindi che serve giusto per riempire le pagine di un numero che comincia nel peggiore dei modi.
Per riprendere fiducia e speranza Alessandro Perina ai disegni e Carlo Panaro ai testi ci regalano invece una buona storia emozionante e ben illustrata, Zio Paperone e il colossale inganno, dove lo zione protagonista dovrà vedersela con un nuovo intento dei Bassotti di rubare tutto l'oro del deposito. Geniale l'idea e divertente lo svolgimento con un gran finale inaspettato.
La storia della serie "A scuola di Polizia con l'ispettore Manetta" di Roberto Gagnor vede una sostituzione inaspettata nei disegni dove non troviamo più i mitici disegni di Sergio Asteriti ma i piuttosto primitivi tratti di Maria Luisa Uggetti. L'episodio di questa settimana, L'appostamento, comunque segue la linea dei posteriori e forse anche si appunta ad essere trai migliori. Peccato davvero però per queste disegni sicuramente migliorabili.
Paperinik, il terrore dei furfanti è una piccola storia disegnata da Maurizio Amendola con testi di Matteo Venerus che convince poco: primo perché trovare Paperinik tutte le settimane ormai annoia e fa dormire; secondo perché la storia non è che poi brilli di originalità e si faccia distinguere per un buon svolgimento. Discreti invece i disegni.
Si conclude sulle ultime pagine del Topo la seconda puntata delle avventure di Topolino e Indiana Pips alla ricerca del tempio di cristallo con disegni di Emilio Urbano e testi di Bruno Sarda. Forse ci si aspettava un po' di più dal finale viste le premesse della prima puntata, ma comunque il punto debole di questa storia rimangono sempre i disegni in alcuni punti un po' troppo esasperati e stilizzati.
Tra 7 giorni l'appuntamento con il numero 2882 che troverà il ritorno di Double Duck in copertina e come protagonista di una nuova storia. Aspettative quindi ai minimi storici ma sicuramente rincuorati per la buonissime tavole disegnate dal maestro Sergio Asteriti e quelle di un altro disegnatore eccellente come Alessandro Gottardo che ci aspettano nella prossima uscita!
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